Premio ITAS del Libro di Montagna
Premio ITAS del Libro di Montagna

Premio ITAS del Libro di Montagna

La guida Nonturismo di Ussita è vincitrice del Premio ITAS – Libro di Montagna nella sezione Guide e Mappe e tra i finalisti del premio assoluto!

“Sono tante le persone che stanno sfruttando questa pausa forzata per leggere storie che profumano di libertà, progettare avventure con guide e mappe”

Enrico Brizzi
Presidente di giuria

La guida Nonturismo di Ussita è vincitrice del Premio ITAS – Libro di Montagna nella sezione Guide e Mappe e tra i finalisti del premio assoluto!

Il Premio ITAS è il premio letterario dedicato alle pubblicazioni nazionali e internazionali del mondo della montagna, presieduto dallo scrittore Enrico Brizzi e coordinato da Lorenzo Carpanè. Si tratta di un concorso letterario che ha lo scopo di valorizzare la cultura e i valori della montagna, premiando di anno in anno opere edite che riguardino ambiente, persone, società nei nei territori montani. In totale sono pervenute 110 opere da 45 case editrici. Il vincitore assoluto sarà proclamato nell’ambito del Trento Film Festival in programma dal 30 aprile al 9 maggio 2021.
La giuria è formata da Enrico Brizzi, Leonardo Bizzaro, Lorenzo Carpanè, Paolo Cognetti, Danilo Zanoni, Linda Cottino, Gian Mario Villalta, Claudio Bassetti, e Luana Bisesti. Questo premio ha contribuito a far conoscere tanti libri di scrittori di montagna come Messner, Zoderer, Unsworth, Camanni, Cassin, Rigoni Stern, Urubko, solo per citarne alcuni.

In particolare, la premiazione si svolgerà l’8 maggio in streaming nei canali del Trento Film Festival (a questo link) e i protagonisti saranno poi ospiti, il giorno successivo, di una tavola rotonda virtuale moderata dal coordinatore del Premio, Lorenzo Carpanè. 

Il Premio quest’anno celebra i suoi 50 anni di vita nella 47a edizione. Tra il 2012 e il 2016, il concorso si è infatti svolto ogni due anni, tornando poi nel 2017 alla cadenza annuale in seguito all’elevato numero di autori desiderosi di parteciparvi e all’attenzione crescente da parte del pubblico verso l’editoria di montagna.

I finalisti dell’edizione 2021 sono:

•             Winter 8000, Mulatero editore, di Bernadette McDonald, vincitore per la sezione “Alpinismo e sport di montagna”.

Il libro, minuziosamente dettagliato, dedica un capitolo ad ognuno dei giganti di 8000 metri e racconta la sfida dell’uomo per conquistarne la vetta invernale: Everest, Manaslu, Dhaulagiri, Cho Oyu, Kangchenjunga, Annapurna, Lhotse, Shishapangma, Makalu, Gasherbrum II, Gasherbrum I, Broad Peak, Nanga Parbat e K2. Questi sono i nomi delle vette leggendarie a cui la McDonald dedica approfonditi capitoli, ripercorrendo le gesta e le imprese di tutti i grandi alpinisti internazionali.

•             Ussita (Monti Sibillini), collana Nonturismo, Ediciclo Editore, vincitore per la sezione “Guide e mappe”.

Un viaggio al plurale per scoprire il paesino nei Monti Sibillini colpito dagli eventi sismici del 2016/2017. Una guida dove la voce principale è quella della comunità che dialogando con scrittori, come WuMing2, artisti, sociologi, fotografi e storici, accompagna il “nonturista” per itinerari e sentieri cuciti sulle storie del passato, le sfide del presente e visioni di rinascita.

•             Memorie della foresta, Bottega Errante Edizioni, di Damir Karakas, vincitore per la sezione “Libri per ragazzi”.

Trentatrè capitoli che seguono la maturazione del protagonista, un ragazzino con un misterioso problema al cuore, che vive in un villaggio della Lika, nella profonda provincia balcanica. Sono gli anni Settanta e la sua è una famiglia patriarcale e rurale che abita ai margini di una foresta abitata dall’orso. È un libro sulla famiglia, sulle credenze e le stregonerie e i villaggi, sulla vita dura dei monti.

•             Autobiografia della neve, UTET, di Daniele Zovi, vincitore per la sezione “Ricerca e ambiente”.

Per Daniele Zovi, nato tra le vette che incorniciano l’altopiano di Asiago, la neve fa parte del paesaggio della memoria, lo spazio fisico in cui si muovono i ricordi. Quello “con dar snea” (come la neve viene chiamata nella lingua cimbra dell’altopiano) è un amore iniziato fin da bambino, mentre osserva i fiocchi scendere lenti, e rimasto poi costante e appassionato in una vita di lavoro da forestale.

•             Mia sconosciuta, Ponte alle Grazie, di Marco Albino Ferrari, vincitore per la sezione “Vita e storie di montagna” (update! vincitore assoluto del Premio ITAS 2021)

Il suo sorriso si accendeva di una luce vitale, dolce, eppure ambigua, spietata. Non la si sarebbe mai incontrata a un pranzo di nozze o a un veglione di capodanno. Li considerava inutili convenzioni sociali, consuetudini prive di senso. E lei – figlia ribelle della migliore borghesia – la sorprendente protagonista di questa storia vera, che appare come in un gioco di specchi di fronte all’autore, suo unico figlio, suo unico amore. Si entra così in una tensione emotiva che per propria natura dovrebbe essere asimmetrica – come lo è l’amore tra una madre e il suo bambino – ma che si rivelerà via via sempre più intrecciata e senza ruoli. La passione per i ghiacciai, per gli alberi pionieri, per la grande montagna, per la vita in due, incessantemente in due, accompagnati dalle note del repertorio pianistico che questa donna senza freni suona fino a notte fonda.

Leggi il comunicato stampa del Premio ITAS

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